Has comparative law in Italy lost its driving force?

DiGiovanni Pascuzzi

22 Aprile 2017

Giovanni Pascuzzi, Has comparative law in Italy lost its driving force?

La comparazione giuridica italiana ha esaurito la sua spinta propulsiva?

Trento Law and Technology Research Group Research Papers n. 31. Trento: Università degli Studi di Trento. ISBN ISBN: 978-88-8443-725-9

Abstract

La comparazione giuridica è nata in Italia come “rivolta” contro il formalismo e contro il dogmatismo. Cosa è rimasto di quello spirito? La comparazione è un processo cognitivo. Da questo discendono alcune conseguenze. 1. Non ha senso parlare di perimetri della disciplina; 2. Occorre guardare con favore ad altri approcci metodologici; 3. Attenzione per il dialogo tra i saperi (interdisciplinarità); 4. Attenzione per l’innovazione; 5. Nella formazione del giurista occorre guardare più ai processi che non alle discipline; 6 La comparazione deve mettere a nudo le dinamiche di potere ed evidenziare i valori sottesi alle diverse opzioni possibili.

The comparative law was born in Italy as a “revolt” against formalism and against dogmatism. What is left of that spirit? The comparison is a cognitive process. From this we derive some consequences. 1. There are no discipline perimeters; 2. Plurality of methodological approaches; 3. Interdisciplinary; 4. Innovation; 5. More attention to the process than to the discipline in legal education; 6 The comparison must show the dynamics of power and highlight the underlying values of the various options.

 

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