Buon 2022 (“Osate cambiare. Cercate nuove strade”)

DiGiovanni Pascuzzi

1 Gennaio 2022

“Osate cambiare. Cercate nuove strade”

 

Si è chiuso, per me, un anno di grandi cambiamenti sul piano lavorativo.

Per descriverne la portata evidenzio un dettaglio.

Fino a poche settimane fa lavoravo in un contesto dove avevo la qualifica di Decano della facoltà. Tradotto: tutti i miei colleghi erano giunti in quel gruppo dopo di me. Ora lavoro in un contesto dove tutti i colleghi sono più anziani di me: sono, tecnicamente, l’ultimo arrivato.

Ho tante cose da imparare, ma ci sono molti vantaggi: la sensazione di essere (ancora) giovane, senza il peso di dovermi preoccupare di dove va l’istituzione, incombenza che spetta ai più anziani (per tanto tempo mi son fatto carico del problema, fino a quando ho capito che era inutile continuare visto che la direzione presa era molto diversa da quella che cercavo di perseguire io).

La realtà è che sono uscito da una “comfort zone”: dinamiche rodate, relazioni consolidate che riducendo rischi e imprevisti ti danno una sensazione di raggiunta sicurezza. Qualcosa mi manca (gli studenti e il dialogo con alcuni colleghi); qualcosa non mi manca affatto (la sicumera di altri colleghi e la direzione presa dall’istituzione, appunto).

Ma uscire da una “comfort zone” significa liberare nuove energie,  rimettersi in gioco, sentirsi in grado di accettare nuove sfide, pensare che ci sono nuovi capitoli da scrivere.

L’augurio che posso farmi e che vorrei fare a tutti è di dare spazio al nuovo: per farlo occorre lasciare andare ciò che è stato. Non possiamo tenere tutto. Ciò che chiamiamo esperienza può diventare un fardello pesante. Sotto quel fardello ci sono le energie vitali: il passato può insegnarci a non ripetere errori, ma può indurci a vivere con il freno a mano tirato.

Un modo per coniugare esperienza e slancio esiste.

E l’altro augurio che mi faccio e che voglio fare a tutti è di non dimenticare mai di valorizzare le persone che ci stanno intorno e di farsi valorizzare. È importante aiutare chi ci sta intorno a dare il meglio di sé; come è fondamentale, specularmente, accompagnarsi a chi ci valorizza: perché questo è l’unico modo per migliorarci come persone e come comunità.

I bilanci si fanno l’ultimo giorno. Tutto lo spazio è occupato dal disegno che ci impegniamo a realizzare.

Buon anno.

 

 

 

 

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